BIOARCHITETTURA E RIFLESSIONI E REGOLE BASE PER PROGETTARE UN EDIFICIO BIOCLIMATICO

INDICAZIONI DI MASSIMA E RIFLESSIONI
BIOEDILIZIA : LE NORME BIOCLIMATICHE DI ATTUAZIONE DI CARATTERE GENERALE


Situazione attuale delle nostre città
Le situazioni create dai Piani Regolatori delle città in vigore hanno favorito la crescita quantitativa della città nel suo contesto, non considerando gli aspetti principali della vivibilità a scala urbana e sociale , comprendenti anche la scarsa considerazione per quelli che sono i principi ecologici fondamentali di vivibilità di tutti gli ambienti e del contesto urbano.

Pessimi materiali, sistemi di costruzione inadeguati o troppo tecnici, scarsa sensibilità agli spazi vivibili interni ed esterni, uso progettuale del verde pubblico e privato limitato e ristretto al minimo indicato dagli standard urbanistici, quando sono stati rispettati, fatta eccezione per alcune zone a carattere socialmente elevato: questi sono i lati oscuri da chiarire e da correggere cercando di regolamentarli ove possibile con una filosofia generale di progetto del PRG futuro maggiormente rivolta per le nuove costruzioni o ristrutturazioni a canoni di maggiore vivibilità ed ecologia.

Proposte Bioclimatiche


Con l'architettura Bioclimatica si vuole dimostrare come anche alle nostre latitudini l'ecologia possa trovare spazio e caratterizzazione per arrivare a mettere a punto i sistemi di analisi, valutazione, certificazione dei prodotti e degli ambienti costruiti definendo parametri e strumenti compatibili con l'ecologia e l'economia, e ottenere un riconoscimento sociale della validità degli interventi Bioclimaticamente corretti.
L'argomento principale da capire è in cosa consiste la differenza fra ARCHITETTURA e BIOARCHITETTURA , visto che le due materie sono sostanzialmente uguali, ma differiscono nei contenuti e nei metodi di realizzazione.
Infatti la Bioarchitettura altro non è che una nuova disciplina dell'Architettura, ma ispirata a canoni progettuali antichi e tuttora validi.
Nata per arginare il degrado dell'ambiente, dell'edilizia e del vivere dell'umanità.
Essa si propone, come elemento fondamentale, il ripristino di un territorio sano, in cui inserire infrastrutture e servizi decisamente non inquinanti, supporti di agglomerati urbani "vivibili", per ritrovare anche quei rapporti sociali che progressivamente si sono disgregati.
L'Architettura Bioclimatica considera l'edificio come un organismo vivo, che deve inserirsi naturalmente nello spazio e non costituire una barriera sigillata tra l'esterno e l'interno, consentendo all'uomo di vivere in quell'equilibrio universale a cui il suo organismo si è conformato nel corso dei millenni.
Inoltre essa è "totale" intendendo con ciò che deve occuparsi non solo dell'edificazione, ma anche della ristrutturazione e dell'intervento sul territorio.

Punti qualificanti e basilari della ARCHITETTURA Bioclimatica sono:
L'indagine preliminare per individuare, localizzare e misurare gli elementi perturbatori ed inquinanti che possono sussistere nell'ambiente, nei materiali e negli impianti.
L'analisi della potenzialità energetica del sito, che dovrà essere utilizzata al massimo grado, usando solo impianti tecnologici ecocompatibili ridotti al minimo indispensabile e permettendo un microclima sempre gradevole in un ambiente naturale riequilibrato.
La tutela e la salvaguardia dell'ambiente anche in caso di inserimenti che devono soddisfare la condizione di compatibilità.
Il costruire ecologico viene concepito come il tentativo di porre l'uomo e la natura nuovamente al centro del processo di costruzione.


Ritengo che siano quattro le linee verso un'Architettura completa, viva, naturale e a misura di uomo:

1 - il costruire con il rispetto della natura
2 - la "biologia edile"
3 - l'impulso favorevole ai sensi : i sensi del tatto, dell'equilibrio, dell'olfatto, dell'udito e della vista

4 - l'impulso organico.

Zone di prima applicazione sperimentale ed in corso di sperimentazione

Zone Peep
Sulla base di questi quattro aspetti ho elaborato dei concetti base per costruire nuovi edifici secondo i seguenti principi ecologici.

NORME PER UNA BUONA PROGETTAZIONE DI BASE

Materiali ecologici :
• impiego di materiali naturali e non trattati con sostanze tossiche,
• costruzioni permeabili e con caratteristiche termiche equilibrate, come ad esempio la conduzione del calore, l'isolamento termico, l'accumulazione del calore per ottenere delle alte temperature sulle superfici,
• impiego per i rivestimenti di materiali che conservino e regolino l'umidità.


Microclima sano per gli interni :
• impiego di un riscaldamento a parete fisiologicamente gradevole, con un alto grado di irradiazione del calore da tutti i lati e con un basso grado di convenzione, temperature alte sulle superfici, temperature basse dell'aria per garantire un'umidità relativa adeguata durante il periodo del riscaldamento.

Microclima Elettrico :
• nessun impiego per gli interni di materiali sintetici che si carichino elettrostaticamente,
• schermatura dell'impianto elettrico al di sopra dei 50 Hz, per minimizzare la diffusione dei campi elettromagnetici,
• installazione di disgiuntori di rete (bioswich) a controllo della zona notte negli appartamenti,
• messa a terra della struttura portante in tondino di ferro per c.a.

Architettura "Solare" :
• Architettura solare passiva per la conservazione e la produzione di calore con e senza una tecnica attiva,
• impostazione del piano orizzontale secondo criteri termici, con giardini d'inverno e finestre che funzionino come "trappole solari" orientate verso sud/ovest e stanze isolate e isolanti come protezione verso nord/est,
• programmazione dinamica del fabbisogno calorico utilizzando masse per la conservazione del calore e misure isolanti all'interno dei muri.


Tecnica Energetica Ecologica :
• Impiego di fonti di energia rigenerative e riproducibili, come l'energia solare e fotovoltaica, impiego di pompe di calore, trasduttori ed altra tecnologia alternativa.

Impiego creativo ed Ecologico dell'acqua :
• minimizzazione del consumo di acqua potabile attraverso tecnologie di risparmio, come ad esempio la raccolta delle acque meteoriche in serbatoi interrati per il riutilizzo nei : gabinetti, pilozzi, impianti di innaffiamento e nei consumi a perdere non potabile.
• minimizzazione delle superfici impermeabili asfaltate negli spazi liberi e drenaggio dell'acqua piovana nel terreno.
• Infatti all'elemento vitale acqua spetta un'importanza essenziale per la strutturazione degli spazi esterni come vedremo in seguito.