CODICE PER LA QUALITA' ENERGETICO AMBIENTALE
(testo tratto da "Ambiente
e territorio" 1999 autrice Cettina Gallo)
Il Codice indirizza chi formula i programmi
verso obiettivi di "elevata qualità
energetico-ambientale" oltre a chi definisce
le normative, chi progetta gli strumenti
urbanistici e gli specifici interventi di
trasformazione, chi li realizza ed infine
coloro che li usano.
A differenza delle regole di una qualsiasi
normativa, che in casi specifici possono
anche risultare improprie o inadeguate, i
principi espressi nel Codice vogliono
mettere in moto l'intelligenza di chi
produce strumenti urbanistici o specifici
progetti di intervento. Il Codice dovrebbe
inoltre svolgere un'azione di aggiornamento
culturale: in Italia ad esempio i piani
urbanistici continuano spesso ad esprimersi
per indici volumetrici, benché questa unità
di misura negativa ai fini energetici,
ecologici ed ambientali sia ormai quasi
sconosciuta nei paesi europei.
Accanto ad azioni basate su una cultura
attenta allo studiò e all’integrazione dei
sistemi complessi, gli strumenti urbanistici
debbono favorire le condizioni per
un'elevata qualità ambientale e l'efficienza
energetica, stimolando soluzioni
appropriate.
D'altro canto gli interventi edilizi debbono
riscoprire le logiche della ventilazione
naturale, delle opportunità di esposizione,
della protezione dai rumori, del recupero
delle acque pio vane, e via dicendo.
Le amministrazioni dovrebbero adottare o
promuovere, anche con incentivi specifici,
interventi di ristrutturazione e
manutenzione che, nelle diverse fasi,
considerino e contemperino obiettivi
energetici ed ambientali e, in particolare,
interventi che:
1. considerino i dati climatici quali
materiali primari;
2. controllino i consumi di energia, il
ciclo delle acque (piovane, grigie,
potabili), le emissioni e i rifiuti;
3. utilizzino prodotti ecocompatibili,
materiali locali e tecnologie energetico
efficienti;
4. considerino gli spazi esterni come parte
integrante e non complementare del progetto
degli edifici;
5. prevedano una cantierizzazione ispirata
ai principi energetico-ambientali.
Dovrebbero quindi essere individuati
incentivi e agevolazioni fiscali, anche in
materia di oneri di urbanizzazione, che
rendano conveniente attenersi ai principi
del Codice.
Ugualmente dovrebbero essere promosse la
produzione e la diffusione di sistemi e
componenti edilizi ecocompatibili, anche con
Capitolati speciali di appalto.
Negli strumenti urbanistici e opportuno
considerare superfici per realizzare ed
accogliere sistemi passivi di riscaldamento
e/o di raffrescamento, e in genere impianti
tecnologici quali serre e terrazze continue
per ventilazione incrociata.
Possono essere inoltre previsti incentivi
per accorpare le zone a verde di pertinenza
degli edifici e, ove opportuno, interventi
di riqualificazione che privilegino
l'utilizzo dello spaziò di copertura degli
edifici a tetto giardino. Possono essere
inoltre banditi concorsi di progettazione
per interventi ad elevata qualità
energetico-ambientale.
Più in generale i Comuni possono chiedere
che i progetti siano corredati dà una
relazione ecosistemica che, esplicitando
logiche e criteri adottati, consenta di
valutare il costo energetico ambientale
dell'intervento, e quindi il costo
collettivo ,degli interventi. la relazione
conterrà anche il bilancio di utilizzo delle
risorse, individuando i limiti massimi di
consumo, secondo le indicazioni del Codice:
1). Energia: bilancio dei flussi energetici;
2). Acqua: bilancio del consumo di acqua,
con la percentuale di utilizzo dell'acqua
piovana (filtrata naturalmente o depurata),
la percentuale di acque grigie recuperate, i
consumi di acqua potabile, il volume di
acque grigie da mandare in fogna;
3). Aria: valutazione delle concentrazioni
degli inquinanti noti e indicazione dello
scostamento dai valori limite, sia per
l'aria esterna, sia per l'aria interna;
4). Materiali: bilancio dei costi
energetico-ambientali per l'estrazione, la
lavorazione, il trasporto, la posa in opera,
l'uso e la dismissione; percentuale di
materiali riciclati e riciclabili; materiali
che possono contenere radon;
5). Paesaggio: bilancio ecologico contenente
la valutazione degli assetti territoriali
(morfologia, idrologia, ambiti di
esondazione, visuali paesaggistiche), la
percentuale di copertura vegetale, il
bilancio dei trasporti per l'accesso, il
bilancio della biodiversità.
La relazione conterrà anche indicazioni
relative alla periodicità degli interventi
di manutenzione, che faranno riferimento non
solo al singoli elementi ma anche ai
componenti, come aggregazione di elementi.
Per il "Codice concordato di raccomandazioni
perla qualità energetico-ambientale di
edifici e spazi aperti" a cui numerosi
Comuni hanno già aderito, si propone
un'effettiva e ampia adozione prima del
2000.
Esso dovrà poi essere rivisto, per una
sistematica applicazione prima dei 2010. Il
Codice, in accordo con Mica, Min. Ambiente e
Min. LL.PP. e nato dalla collaborazione di
Enea con lnu, Cna, Cni, In/Arch,
Observatoire International de Architerture;
Anci e AnciTel, Ance, Icr, Iefe-Bocconi.
Associazione Rete di Punti Energia-Regione
Lombardia e numerosi Comuni, ed è stato
redatto dall’avvocatura dello Stato
Codice concordato di raccomandazioni per la
qualità energetico - ambientale di edifici e
spazi aperti
15 settembre 1998
1.PRINCIPI
1. Obiettivi. Le Amministrazioni Pubbliche
si riconoscono nella Carta delle città
europee per un modello urbano sostenibile (Aalborg,
1994), i cui principi promuovono e
garantiscono. e che forma parte integrante
del presente codice, per le disposizioni in
esso non specificamente inserite. L'elevata
qualità energetico ambientale degli
interventi volti a incidere sul territorio
Costituisce per le Amministrazioni Pubbliche
interesse pubblico da soddisfare
nell'assolvimento dei propri scopi
istituzionali.
Costituiscono obiettivi delle
Amministrazioni Pubbliche la riduzione dei
consumi di risorse ambientali ed energetiche
e il controllo degli impatti complessivi
sull'ambiente e sul territorio.
Le Amministrazioni Pubbliche promuovono e
garantiscono anche con riferimento alle
attività dei soggetti privati l'elevata
qualità energetico ambientale
nell'attuazione di programmi di
riqualificazione urbana, recupero edilizio e
urbano, edilizia di sostituzione,
pianificazione di nuovi insediamenti e
utilizzo del suolo.
2. Organizzazione. Le Amministrazioni
Pubbliche adottano, nel rispetto delle
leggi, le necessarie modifiche alla propria
organizzazione, volte a consentire lo
svolgimento di un'efficiente azione nelle
materie di cui al presente codice.
3. Scelte in materia di interventi nel
territorio in relazione alla qualità
energetico-ambientale di edifici e Spazi
aperti. Le scelte in materia di modifiche
del territorio, volte ad assicurare
un'elevata qualità energetico-ambientale
degli edifici e degli spazi aperti, si
attuano con il ricorso, nei singoli
comportamenti e provvedimenti di competenza,
ai seguenti criteri e principi:
1. esame in termini ecologici, ed in misura
adeguata alla dimensione del proprio
territorio, della gestione dei sistemi
direttamente incidenti sulle risorse
ambientali. Nell’ambito di tale esame
acquistano rilevanza i sistemi relativi a:
energia (energia elettrica e termica,
energie rinnovabili); acqua (acqua potabile,
piovana, di falda); materiali (produzione,
uso, riciclaggio e dismissione); rifiuti
(trattamento e riciclaggio); ecosistema e
paesaggio (microclima. habitat naturale per
flora e fauna, tempo libero, spazi verdi);
trasporti (circolazione pubblica. privata,
su gomma. su ferro, pedonale, ciclabile);
inquinamento (qualità dell'aria, protezione
del suolo e delle falde, protezione dal
rumore protezione dai campi
elettromagnetici);
2. analisi delle risorse ambientali dello
specifico territorio e promozione
dell'equilibrio fra uso e conservazione;
3. promozione delle integrazioni funzionali
nel territorio urbano e regolamentazione
dell'uso del suolo e del sottosuolo, con
riferimento alle valenze ambientali;
4. adozione di una congrua politica delle
risorse energetiche per gli edifici, il
ricorso ad energie rinnovabili e adeguati
programmi di sviluppo ed integrazione;
5. adozione di una congrua politica delle
risorse idriche per gli edifici, il
miglioramento degli equilibri idrogeologici,
la salvaguardia del ciclo naturale delle
acque;
6. promozione della partecipazione della
collettività alla gestione del territorio e
delle sue trasformazioni, in aggiunta alle
procedure già previste dalla legge e
previsione di strutture atte a garantire la
diffusione di informazioni per il pubblico
sulla qualità energetico-ambientale degli
interventi sugli edifici e relativi spazi
aperti;
7. utilizzo di banche dati e studi
ambientali organizzati da soggetti pubblici
e privati che operano nel settore e
acquisiti anche attraverso specifici accordi
tra i soggetti medesimi; 8. promozione di
forme di co-pianificazione e co-gestione del
territorio con tutti i soggetti interessati
alle politiche ambientali.
4. Acqua.
Le Amministrazioni Pubbliche adottano i
seguenti comportamenti:
1. predisposizione di misure atte a
garantire la qualità e l’efficienza delle
reti di distribuzione nonché la qualità
dell'acqua potabile;
2. individuazione di standard ottimali di
riferimento per i Consumi di acqua potabile
e per gli scarichi immessi nella rete
fognaria e relativi sistemi di controllo;
3. promozione dell'utilizzo di tecniche di
depurazione naturale;
4. promozione dell'utilizzo di tecniche per
il recupero delle acque grigie;
5.Aria.
Le Amministrazioni Pubbliche adottano i
seguenti comportamenti:
1. corretta localizzazione degli
insediamenti edilizi in rapporto alle
attività industriali;
2. individuazione degli intervalli di valori
di inquinanti che possono essere immessi
nell'atmosfera dagli edifici (in relazione
alle attività di costruzione, ai materiali
ed all'uso impiantistico);
3. definizione di standard ottimali per
garantire la qualità dell'aria all’interno
degli edifici.
6. Suolo. Le Amministrazioni Pubbliche
adottano i seguenti comportamenti:
1. ricorso a modelli insediativi compatibili
con la morfologia dei luoghi;
2. utilizzo di indici di fabbricabilità
espressi in termini di mq. n. u/mq. (metro
quadrato netto utile su metro quadrato);
3. previsione di interventi che tengano
presente la permeabilità del suolo
7. Verde. Le Amministrazioni Pubbliche
adottano i seguenti comportamenti:
1. utilizzo del verde come parametro di
qualità Bioclimatica in ambito urbano;
2. predisposizione di misure atte a
garantire il rispetto delle specie locali ed
il loro utilizzo per interventi di
riqualificazione del territorio;
8. Energia.
Le Amministrazioni Pubbliche adottano i
seguenti comportamenti:
1. predisposizione di misure ed utilizzo di
tecnologie atte a garantire l'efficienza
energetica nelle reti di distribuzione dei
vettori energetici, utilizzando, ove
possibile, le energie rinnovabili'
2. predisposizione di misure ed utilizzo di
tecnologie atte a garantire l'efficienza
energetica all'interno degli edifici di
nuova progettazione o nel recupero del
costruito, utilizzando, ove possibile. le
energie rinnovabili;
3. adozione di standard ottimali di
riferimento per i consumi di energia degli
edifici (e relativi strumenti di controllo).
9. Provvidenze e agevolazioni. Le
Amministrazioni Pubbliche adottano o
promuovono, anche mediante incentivi,
interventi di progettazione,
ristrutturazione e manutenzione che nelle
loro diverse fasi, considerino e
contemperino obiettivi energetici ed
ambientali e, in particolare, interventi
che:
a. considerino i dati climatici locali quali
materiali primari;
b. Controllino i consumi di energia, il
ciclo delle acque (piovane, grigie.
potabili), le emissioni e i rifiuti:
c. utilizzino prodotti ecocompatibili e
materiali locali e tecnologie
energetico-efficienti;
d. considerino gli spazi esterni come parte
integrante non complementare del progetto
degli edifici; che prevedano una
cantierizzazione ispirata ai principi
energetico-ambientali. Le Amministrazioni
Pubbliche individuano incentivi e
agevolazioni che rendano conveniente per i
soggetti privati attenersi ai principi di
cui al presente codice e indicono concorsi
di progettazione edilizia di elevata qualità
energetico-ambientale.
Le Amministrazioni Pubbliche, nell'ambito
della propria autonomia impositiva, possono
disporre riduzioni e agevolazioni tributarie
e fiscali, e in materia di oneri di
urbanizzazione. per interventi ad alta
qualità energetico-ambientale Le
Amministrazioni Pubbliche adottano o
promuovono anche mediante incentivi la
produzione e la diffusione di sistemi e
componenti edilizi ecocompatibili, anche
mediante la redazione di Capitolati Speciali
di Appalto.
Negli strumenti urbanistici sono esclusi dal
computo delle Superfici Utili Nette tutti
gli spazi utilizzati per realizzare e
accogliere Sistemi passivi di riscaldamento
e/o di raffrescamento e. in genere, gli
impianti tecnologici, (quali serre, terrazze
continue per ventilazione incrociata)
Possono essere previsti incentivi per la
realizzazione di interventi di accorpamento
delle zone a verde nelle aree di pertinenza
degli edifici.
Gli strumenti urbanistici incentivano, ove
opportuno, interventi di progettazione e
riqualificazione che privilegino utilizzo
dello spazio delle coperture degli edifici
sia a tetto giardino, sia per il loro
recupero a fin abitativi.
2. STRUMENTI URBANISTICI
10. Principi generali. Gli strumenti
urbanistici favoriscono l'integrazione
funzionale e classificano il territorio in
aree ove Coesistano attività tra loro
compatibili ed in aree di specializzazione
le quali comportano incompatibilità con
altre attività.
La valutazione delle unità di paesaggio deve
contribuire alla costruzione dell'apparato
conoscitive di base alle formazione di piani
regolatori.
Gli strumenti urbanistici attivano processi
di densificazione Tale comportamento
costituisce Criterio di consumo del suolo
anche in relazione alla riduzione dei costi
di distribuzione dell'energia e agli
spostamenti e rende più flessibile
l'utilizzo di edifici e quartieri.
Negli strumenti urbanistici i Criteri di
contabilità ambientale (come specificato
nell'art 18 del presente Codice)
costituiscono uno strumento di bilancio
integrati della contabilità economica e
finanziaria.
Il recupero ottimale dell'urbanizzazione e
dell’edificato esistenti e edilizia di
sostituzione costituiscono criterio
preferenziale rispetto alla creazione di
nuovi insediamenti estensivi.
Gli strumenti urbanistici saranno corredati
da schemi direttori di bonifica e di
gestione delle acque piovane al fine di
garantire la salvaguardia del reticolo
idrografico minore, la rinaturalizzazione
dei corsi d'acqua, consentire l’irrigazione
e. ove possibile, la pulizia degli spazi
aperti connessi all'edificio.
Gli strumenti urbanistici saranno corredati
da piani del verde che prevedano anche
corridoi ecologici e trame verdi urbane per
salvaguardare e promuovere la dotazione di
spazi verdi; gli strumenti urbanistici
saranno corredati da carte redatte
utilizzando indici energetici fondiari
(rapporto fabbisogno energetico-densità
edilizia) per stabilire le priorità di
intervento e per prevedere il fabbisogno
energetico di edifici e gruppi di edifici.
11. Cartografia di base. Le carte tematiche
devono contenere gli elementi relativi alla
conoscenza del suolo e del sottosuolo (carte
geologiche ed idrogeologiche. carte
idrologiche con indicazione del reticolo
geografico minore, carte geomorfologiche,
carte del rischio sismico, carte delle linee
elettriche, dei gasdotti e metanodotti,
carte della distribuzione dei campi
elettromagnetici).
Le carte tematiche devono contenere le
indicazioni utili alla tutela dei cicli
ecologici e del paesaggio (carta dei biotopi
e dei corridoi naturalistici, carta delle
unità di paesaggio). Le carte tematiche
devono contenere le indicazioni utili alla
tutela e valorizzazione dell'eredità storica
(carta dei beni storici, carta delle
potenzialità archeologiche)
Le carte tematiche devono contenere le
indicazioni utili alla tutela della salute
pubblica (carta dell'inquinamento
atmosferico, climi e microclimi urbani,
studi epidemiologici territoriali che
individuino i fattori di connessione con le
caratteristiche ambientali e urbane).
Le carte climatiche devono contenere gli
elementi relativi alla conoscenza della
temperatura (media mensile della temperatura
massima e minima), della pluviometria (media
ed estremi mensili di quantità di
precipitazioni), dell’umidità (media mensile
dell'umidità assoluta), del soleggiamento
(radiazione solare diretta e totale,
ripartizione oraria della radiazione), dei
venti (direzione e velocità),
12. Mobilità attorno all'edificio. Gli
strumenti urbanistici devono essere
adottati, nel rispetto dei Piani Urbani del
Traffico ove esistenti, anche tenendo conto
della fluidità dei percorsi veicolari che
possono influenzare gli edifici e devono
prevedere piste ciclabili e pedonali.
Gli strumenti urbanistici privilegiano la
creazione di parcheggi sotterranei
preferibilmente situati al disotto degli
edifici.
13. Acustica. Devono essere applicate tutte
le regole della compatibilità acustica degli
insediamenti, con particolare riferimento
sia alla remotizzazione delle sorgenti
(insediamenti residenziali lontani dalla
viabilità principale), sia nella
progettazione funzionale dei quartieri,
curando una disposizione acusticamente
compatibile degli edifici e delle sorgenti e
l’interposizione di elementi naturali
(colline, dossi, ampie aree verdi) o
artificiali (insediamenti di servizi) tra
sorgenti e ricettori.
14. Aerodinamica dell'assetto urbano. La
configurazione geometrica dei raggruppamenti
di edifici dovrà tenere conto delle
interazioni con i venti principali ai fini
del raffrescamento e riscaldamento passivo
di edifici e spazi aperti o, qualora
necessario, prevedere elementi di protezione
da correnti fredde.
3. PROGETTI DI INTERVENTO
Principi generali.
La durabilità del costruito la
conservazione delle risorse costituiscono
obiettivi di pubblico interesse in tutto o
progetti di trasformazione fisica del
territorio.
Le fasi di concezione, realizzazione,
gestione, trasformazione e demolizione del
costruito devono garantire una relazione
coerente con il sito, ed in particolare:
1. una gestione ecologica dei caratteri
dell'area per il miglior utilizzo delle
risorse (microclima, morfologia,
vegetazione, altri edifici, caratteri del
suolo e del sottosuolo, presenza di specchi
d'acqua);
2. una congrua utilizzazione delle
opportunità del sito (approvvigionamento
energetico ed idrico, reti di distribuzione,
mobilità, qualità dell'aria esterna);
3. un'organizzazione del lotto che preveda
integrazione edificio/impianti/altri
edifici/spazi aperti, la corretta mobilità
pedonale attorno all’edificio, la riduzione
del fenomeno delle "isole di calore urbano";
4. idonei accorgimenti volti ad ottenere la
riduzione dei rischi di inquinamento per
l'edificio, il vicinato e il sito, quali le
emissioni di sostanze inquinanti dagli
impianti e dai materiali, la riduzione dei
rumori all'esterno, l’abbagliamento;
5. tendenziale azzeramento del bilancio
idrico all’interno dell'area di pertinenza
degli edifici, con lo scopo di ridurre al
minimo l'apporto di acqua di pioggia in
fognatura, attraverso accorgimenti tecnici e
naturali finalizzati ad un suo recupero
integrale.
Deve essere garantita una scelta integrata
di sistemi e componenti, In particolare.
devono essere garantite la adattabilità e
durabilità degli edifici; l'uso di
tecnologie appropriate (bioclimatiche.
Energetico/efficienti); una scelta ottimale
dei procedimenti, che involga anche la
conoscenze delle tecniche tradizionali
locali e delle risorse umane in genere; una
scelta ottimale dei prodotti con particolare
preferenza verso i prodotti ecocompatibili e
i materiali locali. Gli impianti elettrici,
idrici e del gas devono essere progettati
con caratteristiche di durabilità e
sicurezza; in particolare gli impianti
elettrici devono essere progettati con ampi
margini in modo da consentire, in condizioni
di sicurezza, carichi aggiuntivi
inizialmente non prevedibili.
Il cantiere deve essere organizzato in
maniera da minimizzare gli impatti negativi
sull’ambiente. in particolare la gestione
dei rifiuti deve consentire la diminuzione
del trasporto a rifiuto del terreno di
scavo, la eventuale utilizzazione insito e
il recupero dei materiali di demolizione.
16. Gestione energetico ambientale. Gli
impianti devono essere progettati in maniera
tale da garantire efficienza nel tempo.
Il ricorso alle energie rinnovabili è
attuato mediante utilizzazione di sistemi
solari attivi e passivi e di ventilazione
naturale.
Il risparmio energetico è perseguibile anche
mediante impianti di cogenerazione,
teleriscaldamento e teleraffreddamento
urbano, mediante sistemi centralizzati di
climatizzazione a contabilizzazione:
individuale. di pompe di calori utilizzanti
anche eventuali acque di falda e
superficiali come pozzo di calore.
La gestione dell’acqua è volta ad assicurare
la riduzione del consumo di acqua potabile
(mediante adozione di sistemi a consuono
differenziato), l'uso di acque non potabili,
il riuso di acque grigie e la verifica della
qualità dell’acqua mediante la previsione di
idonei controlli che garantiscano
l’efficienza degli impianti di distribuzione
fino alle utenze.
17. Salubrità' e comfort.
Le Amministrazioni Pubbliche curano che i
progetti di intervento contengano
prescrizioni volte alla limitazione dei
rischi di inquinamento dovuto ai materiali,
agli impianti, al loro uso e manutenzione,
ai gas nocivi.
Le Amministrazioni Pubbliche curano che i
progetti di intervento garantiscano:
1. la verifica delle condizioni degli
ambienti a maggior rischio di inquinamento
indoor;
2. la Compatibilità elettromagnetica degli
impianti;
3. il mantenimento e il miglioramento della
qualità dell'acqua potabile, il trattamento
delle acque non potabili. la gestione dei
rischi dovuti all'uso di acque non potabili;
4. la stabilità e l'omogeneità delle
condizioni di benessere anche in modo
diversificato rispetto ad ambienti con
caratteristiche termoigrometriche
differenti;
5. l'isolamento acustico reciproco degli
ambienti e rispetto all'esterno; la
riduzione di fenomeni di riverberazione,
eco, risonanza interni;
6. un adeguato utilizzo della luce naturale,
la mancanza di fenomeni di abbagliamento o
surriscaldamento;
7. il corretto illuminamento per luce
artificiale ed il passaggio equilibrato e
graduale dalla luce naturale a quella
artificiale;
8. eliminazione dei cattivi odori derivanti
da rifiuti, scarichi in fogna.
9. la ventilazione naturale controllata,
diretta o indiretta, di tutti gli ambienti
con attenta valutazione di quelli in
sovrapressione o in depressione, anche
mediante l'utilizzo di chiostrine;
10. la previsione obbligatoria
dell'inserimento di locali idonei,
finalizzati alla raccolta e stivaggio dei
rifiuti differenziati destinati al
riciclaggio do alla eliminazione.
18. Relazione ecosistemica e di efficienza
gestionale. I progetti di intervento saranno
corredati da una relazione ecosistemica che,
esplicitando logiche e criteri adottati,
consenta la valutazione del costo energetico
ambientale dell'intervento, con l’obiettivo
della migliore valutazione del costo
collettivo degli interventi.
La relazione conterrà anche i bilanci
relativi all'utilizzo delle risorse,
individuando i limiti massimi di consumo,
secondo le indicazioni che seguono:
1. Energia: bilancio dei flussi energetici
entranti e uscenti dall'edificio;
2. Acqua: bilancio del consumo dell'acqua
contenente la percentuale dell’utilizzo
dell'acqua piovana (filtrata naturalmente o
depurata), la percentuale di acque grigie
recuperate, i consumi di acqua potabile, il
volume di acque grigie da mandare in fogna:
3. Aria: valutazione delle concentrazioni
degli inquinanti noti e indicazione dello
scostamento dai valori limite. sia per
l’aria esterna, sia per l’aria interna;
4. Materiali: bilancio dei costi energetico
ambientali per l'estrazione, la lavorazione,
il trasporto, la posa in opera, l'uso e la
dismissione; percentuale di materiali
riciclati; percentuale di materiali
riciclabili; materiali che possono contenere
radon;
5. Paesaggio: bilancio ecologico contenente
la valutazione degli assetti territoriali
(morfologia, idrologia, ambiti di
esondazione, visuali paesaggistiche), la
percentuale di copertura vegetale, il
bilancio dei trasporti per accesso, il
bilancio della biodiversità.